Laboratorio Sobrero

Abbiamo voluto chiamare questa sezione del sito, significativamente, Laboratorio Sobrero. Vuol essere un vero e proprio laboratorio aperto che permetta al lettore di assistere - e contribuire -, giorno dopo giorno, alla ricostruzione della vicenda di guerra del militare Anna Felice Sobrero (caporale all'inizio della sua avventura, nel 1915, tenente nel 1917, a Caporetto, quando venne fatto prigioniero), estraendo dalla gora del Tempo un'esperienza, ad un tempo illuminante e dolorosa, di notevole valore storico e umano. Ciò è reso possibile dalla recente acquisizione, fatta dalla nostra associazione, di una notevole mole di materiale risalente agli anni 1915-1918 (lettere dal fronte e un diario di prigionia corredato da disegni), di mano di questo militare, membro di una nota famiglia d'industriali piemontesi che (cito dal libro Incontri reali e anche meno di Ettore Sobrero), «come i Buddenbrook di Lubecca narrati da Thomas Mann, hanno tutti, chi più chi meno, inclinazioni artistiche». 

Il laboratorio è curato da Dario Malini, autore (tra il molto altro) di testi che rappresentano dei veri e propri recuperi, finalizzati a strappare dall'oblio rilevanti figure di soldati della Grande Guerra, quali  Il sorriso dell'obice. Un pittore italiano nella Grande Guerra (Mursia editore), Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra. Da Caporetto a Vittorio Veneto: il memoriale ritrovato di un ragazzo del '99 (ArteGrandeGuerra editore),  Taccuino di un nemico. La Grande Guerra di un soldato ebreo nell’esercito tedesco (Mursia editore).

Di seguito vengono elencati gli interventi pubblicati:


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