Laboratorio Sobrero (2): la segreta inquietudine (19 maggio 1915)

Una lettera piuttosto interessante, il caporale Anna Felice Sobrero la inviò alla famiglia il 19 maggio 1915, dunque nelle giornate palpitanti che precedettero immediatamente l'entrata in guerra dell'Italia. In quel momento il nostro era a Sedico, impegnato nell'addestramento militare. Il testo ha qualcosa di spiazzante, scandito com'è da una sorta di strana dissociazione, alternando, in modo apparentemente casuale, argomenti di natura diversissima, quasi a nascondere uno stato d'animo febbrile, inquieto, che balugina qua e là tra notazioni lievi e spensierate.
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Così si parte dal lieto annuncio dell'invio di una raccolta completa di cartoline artistiche a Lili, forse una sorella:
Sedico, 19 maggio 1915
Carissimi,
in principio vi avviso subito che vi ho spedito una splendida raccolta completa delle cartoline del "Cadore pittoresco" (36 cartoline) che credo sarà una delle più belle che Lili possa possedere, e che mi costa anche abbastanza cara, data la ristrettezza delle mie tasche!!! [...]

Appena oltre, spuntano invece immagini sinistre dalle quali traspare l'ansia di chi si sente gettato in un gioco pericoloso, in mano alle istanze più balzane, senza alcuna possibilità di controllo:
Qui piove da tre giorni e ieri sera già tutte le tende non potevano più resistere alla pioggia. Ci accantonarono in una cascina ove siamo attualmente. Oggi con Mello e altri abbiamo bevuto due fiaschi di Chianti nel giardino del Conte di Lambrinus, nel quale siamo penetrati per passare il dopopranzo. [...] La mia festa è passata e non me ne sono seppure accorto, vuol dire che la prossima volta nella lettera che mi manderete mi metterete qualche biglietto!!! che mi può sempre servire. Quest'oggi leggiamo nel Gazzettino che l'Austria ci dà l'ultimatum. Ma?! Da ciò dipenderanno le nostre sorti!!!

Senza che qualche nota comica (o grottesca) possa evitare di apparire, a fornire un quadro piuttosto insensato della vita del militare in quei giorno di estrema incertezza riguardo alla posizione italiana sulla guerra:
Ieri il Comando del 1° Battaglione mi mandò a chiamare, ed io pensai: chissà cosa vogliono da me?! Era per una traduzione tedesco - italiano, che andò benissimo. Dopo di poi, ridendo, il colonnello mi mostrò una cartolina illustrata di tre bambini che... pisciavano dalla paura, con una scritta in tedesco: "i pompieri"!!! e la tradussi. Mi mandarono via soddisfatti. E quindi vidi che sono veramente interprete effettivo, scritto sulla lista reggimentale.
[...] Si dorme sempre per terra, e a mangiare è certo che, se non avessi sempre qualche soldo, non starei troppo bene. Pazienza, siamo al campo!! Null'altro per ora a dirvi e ricevete tanti baci dal vostro
Cici



Dario Malini


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