fig. 1 |
fig. 2 |
È il caso del nostro incontro con il voluminoso raccoglitore ripreso nelle fig. 1 e 2 , gettato sul polveroso bancone di un robivecchi assieme a ogni sorta di cianfrusaglia, esposto alla pioggia e alla disattenta manipolazione dei molti curiosi che bazzicavano quel luogo. Materiale destinato dunque in breve tempo alla dispersione. Chissà perché, la rigida severità di questo volume, la cui intestazione non andava oltre al nome di battesimo: "Attilio", subito ci ha colpiti, spingendoci a prenderlo in mano e a sfogliarlo.
Nella prima pagina, una foto di un ragazzino: Attilio, evidentemente (fig. 3). Nelle pagine successive, incollate con perizia, moltissime lettere e alcune fotografie, per la gran parte appartenenti al periodo della Grande Guerra (fig. 4).
Difficile valutare in quel frangente l'interesse di questa raccolta di lettere, che però abbiamo acquistato d'istinto, senza farci troppe domande. Una successiva approfondita lettura ha evidenziato una straordinaria figura di giovane uomo: Attilio Allegri, classe 1897, comasco, militare della Grande Guerra. La sua vicenda si svela pian piano, lettera dopo lettera, facendo rivivere davanti ai nostri occhi il mondo dei soldati della Grande Guerra quale universo insensato e colmo di contraddizioni, raccontato sempre con ironia e senza alcuna idealizzazione da una voce che ha qualcosa di inedito, peculiare ed emozionante. Questa vicenda condurrà Attilio Allegri prima a Ferrara, per l'iniziale istruzione militare, poi a Modena e ai Bagni della Porretta, dove frequenta il corso per allievi ufficiali, quindi, dopo essere stato nominato sottotenente, sul fronte isontino, inquadrato nel 119° Reggimento Fanteria. La fase seguente della sua avventura riguarda l'esperienza della prigionia (nei lager austriaci di Sigmundsherberg, di Harth presso Amstetten e Braunau in Boemia) dopo la cattura avvenuta nel corso della battaglia di Caporetto. E avremo modo di seguire Attilio anche dopo la fine della guerra e negli anni immediatamente successivi, sino al giorno della paradossale e tragica evenienza che concluderà la sua vita. Potrete leggere tutto ciò in questa sezione che abbiamo denominato "Laboratorio Allegri" per evidenziare la volontà di mettere il lettore nella condizione di assistere articolo dopo articolo, alla ricostruzione dell'esperienza di un soldato della Grande Guerra, osservando in presa diretta la bellezza e l'impegno di un tale appassionante lavoro.
fig. 3 |
fig. 4 |
Il laboratorio è curato da Dario Malini, autore di numerosi libri che rappresentano dei veri e propri recuperi, finalizzati a strappare dall'oblio rilevanti figure di soldati della Grande Guerra.
Ecco l'elenco completo degli interventi:
- 1. Ferrara, comincia l'addestramento (14 - 18 ottobre 1916)
- 2. «Il trascorrere dei giorni ci trasforma» (27 ottobre - 7 novembre 1916)
- 3. «Tanto qualche giorno la segatura bisognerà assaggiarla!» (9 - 15 novembre 1916)
- 4. La proposta di pace che chiude il 1916 e altre vicende minime (21 novembre - 31 dicembre 1916)
- 5. La più stupida vita che si possa immaginare (1 - 17 gennaio 1917)
- 6. Del nulla e di altre questioni di vita militare (28 gennaio - 7 marzo 1917)
- 7. L'ultimo periodo a Ferrara (16 marzo - 2 maggio 1917)
- 8. Corso per allievi ufficiali (prima parte): Modena (5 maggio - 12 giugno 1917)
- 9. Corso per allievi ufficiali (seconda parte): Bagni della Porretta (14 giugno - 16 luglio 1917)
- 10. In zona di guerra con il 64° reggimento (17 agosto - 6 settembre 1917)
- 11. Le prime settimane nella brigata Emilia in zona di guerra (7 - 25 settembre 1917)
- 12. In trincea (26 settembre - 7 ottobre 1917)
- 13. Prima di Caporetto (8 - 24 ottobre 1917)
- 14. La battaglia di Caporetto e la cattura (25 - 29 ottobre 1917)
- 15. I lager di Sigmundsherberg e Harth bei Amstetten (29 ottobre - 16 dicembre 1917)
- 16. Come in una gabbia di ghiaccio (20 dicembre 1917 - 28 gennaio 1918)
- 17. L'arrivo dei primi pacchi nel lager di Hart bei Amstetten (31 gennaio - 28 febbraio 1918)
- 18. Il lento trascorrere delle giornate nel lager di Hart (8 marzo - 12 maggio 1918)
- 19. L'attesa del trasferimento in un nuovo campo di prigionia (16 maggio - 24 giugno 1918)
- 20. Il cupo lager di Braunau in Boemia (29 giugno - 21 agosto 1918
- 21. «A mano a mano che passano i giorni, la speranza cresce sempre più» (7 settembre - 5 ottobre 1918)
- 22. «Come ebbri, lasciamo infine la scura terra dei prigionieri» (16 ottobre - 2 novembre 1918)
- 23. L'arrivo a Trieste (6 - 26 novembre 1918)
- 24. San Benedetto del Tronto (6 - 29 dicembre 1918)
- 25. Triste e paradossale epilogo della storia di Attilio - I parte (30 dicembre 1918 - 24 novembre 1919)
- 26. Triste e paradossale epilogo della storia di Attilio - II parte (3 dicembre 1919 - 22 giugno 1921)
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