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Proponiamo l'intervento con cui termina il nostro lavoro di recupero della vicenda di guerra e prigionia dell'aspirante ufficiale Attilio Allegri. Lo consegniamo al lettore nella convinzione che nella storia di questo ragazzo risuoni la voce (una tra le innumerevoli di cui non s'è conservata memoria) di un militare che quel conflitto ha dovuto combatterlo suo malgrado; mentre la sua morte improvvisa, causata da un evento fortuito e in qualche modo paradossale, sembra costituire una sorta di misterioso e sinistro proemio all'epoca buia, foriera di orrori, che dai giorni folli e terribili della Grande Guerra sarebbe fatalmente sgorgata.