Laboratorio Sobrero (33): L'abulia dell'inverno 1917 sulle Dolomiti (3 febbraio - 3 maggio 1917)

Cartolina del 3 febbraio 1917
Il 3 febbraio 1917, al termine della licenza invernale trascorsa a Gassino, Anna Felice Sobrero rientrò in Compagnia (49° Fanteria, posizionata sulla linea dolomitica, nell'alta Val Cismon). La cartolina che riporta tale informazione, ci fornisce un'altra interessante notizia nella sezione riservata al mittente, dove il nostro ha indicato per la prima volta il grado di "tenente". La promozione che attendeva già da qualche tempo (il 30 ottobre 1916, ad esempio, scriveva: "E poi, a giorni dovrei essere promosso tenente e mi piacerebbe partire [per la licenza] con due filetti nel berretto...") era dunque finalmente arrivata. Per il resto, nel periodo in esame, caratterizzato da clima inclemente e dalla conseguente forzata inattività degli eserciti di entrambi gli schieramenti, le sue missive registrano anzitutto fatti minimi, rimuovendo anzi il più possibile ogni informazione riguardante la guerra, quasi che l'abitudine e la rassegnazione avessero in qualche modo reso il suo sguardo inerte in merito a tali questioni:
3/2 Felicemente arrivato in compagnia.

5/2 P. [nota: località da identificare] Nulla di nuovo.

6/2 Avete letto sul «Corriere della Sera» che vi è una disposizione che ha stabilito che i nastrini blu [delle medaglie] al valore siano contraddistinti da una stelletta d'oro o d'argento, in relazione al metallo? Mi sembra una buona cosa.
Io sono sempre qui, ma domani vado in LINEA colla compagnia.
Attendo il ritorno del Capitano Morini, Aiutante Maggiore in 1ᵃ, per passare come voi sapete [nota: al nostro era stata proposta la carica di Ufficiale d'Ordinanza del colonnello del battaglione].

9/2 Sono giunto in posizione e sto benissimo. Qui il freddo è abbastanza intenso, cosa di cui ci accorgiamo giacché vi sono dei termometri che scoppiano, avendo la gradazione solo sino a 30° sotto zero.

15/2 Mi è venuto un forte raffreddore, ma è quasi passato, restandomi solo un poco di tosse che se ne andrà presto.

Dopodomani tornerà il Capitano Morini dalla licenza ma... ora succede che il Colonnello Galasso è stato promosso Brigadiere così avremo un nuovo comandante al 49°. Certamente il Capitano Morini mi conserverà il posto. 
Qui un sottotenente è morto congelato. 

16/2 Ho ricevuto ieri sera la vostra col quadrifoglio e il programma del concerto, che mi piacerebbe ascoltare davvero! Benché (non so se mi sbaglio) mi pare che non sia tutta musica da concerto. Ma il tenore, con l'ottimo accompagnamento della mamma, farà certamente bella figura.


20/2 Vi invio alcune foto, mentre ancora attendo la risposta di Lili circa quella macchinetta fotografica. Sono guarito completamente dal raffreddore e dalla tosse ed ora sto bene. Mandatemi un portafoglio di cuoio forte a più tasche: grosso ma non come quelli dei contadini!


24/2 Ho ricevuto finalmente la vostra del 21 febbraio e sono contento che Lili sia già andata a Torino per informarsi sulla macchinetta fotografica.

Stasera siamo andati a mangiare assieme agli ufficiali della 2ᵃ compagnia, presente anche il comandante di battaglione, appena rientrato dalla licenza (è il capitano Buzio). Questi, mentre fuori infuriava la tempesta, ci raccontava della sua "vacanza" a Torino, durate la quale era stato ad un concerto alla Madonna del Pilone, al salone Gaspare Gozzi. Era arrivato in ritardo e non aveva potuto trovare il programma, così non aveva saputo che era la mamma a suonare!!! Figuratevi io cosa gli ho detto!!! E gli è rincresciuto proprio di non averlo saputo!
Lettera del 28 febbraio 1917 (pag. 1)
Il 28 febbraio il tenente Sobrero chiese alla sorella Lily di acquistare e inviargli una macchina fotografica Kodak 6.5X11, che avrebbe sostituito la Vest Pocket Kodak 4X6,5 con la quale già aveva effettuato molte riprese, per la maggior parte scattate su linee avanzatissime delle Dolomiti. La scelta di adottare un formato più grande evidenzia la crescente passione per l'arte fotografica e l'indubbia perizia tecnica che il nostro andava acquisendo, inducendoci a deplorare la dispersione di questa importante (e imponente) documentazione visiva, probabilmente finita nelle mani di qualche antiquario e venduta separatamente, magari foto per foto, distaccata per sempre dal contesto originale:
28/2 Rispondo subito a Lily: prendimi subito la Kodak 6.5 X 11 e spediscila subito al deposito del reggimento, in una cassetta ben chiusa, al mio indirizzo. Prendimi pure uno schermo giallo (per la neve) da applicare all'obbiettivo. [...]
Scriverò a Roma ad Emilio.
Tanti bacioni a tutti e... attendo ansiosamente la macchina: state certi che farò delle foto meravigliose!
Lettera del 30 marzo 1917 (particolare)
Ma, proseguendo con la nostra rapida "visione a volo d'uccello" su questo periodo di sostanziale stasi, vediamo cosa scriveva nei giorni seguenti il tenente Sobrero:
3/3 Ora dovete sapere che è due giorni che son molto SECCATO!!! Ho saputo che il nuovo colonnello che è venuto si è portato dietro dal suo reggimento (201) il suo ufficiale d'ordinanza!!! Ecco tutto!!! Ed ecco perché sinora non mi aveva fatto chiamare dal capitano Morini. Pazienza!!! Mi rincresce però perché per avere poi atteso quel posto ho perso [anche] quello di aiutante maggiore del 2° Battaglione!!!


5/3 Oggi il tempo è cambiato e ricomincia a nevicare.

6/3 Finalmente oggi ho ricevuto il vostro pacco! Grazie per le caramelle e per il portafoglio scelto da Lily, che va bene e tutti giudicano bello. Attendo ora l'altro pacco (che spero abbiate già inviato) con macchinetta fotografica ed accessori.

7/3 Causa valanghe non è arrivata la posta. Sto bene, ma la neve è tanta. Attendo la macchinetta...

12/3 Sono a RIPOSO e il 20 forse tornerò in linea, ma altrove.

15/3 Ho ricevuto il pacco ieri sera e oggi ho già fatto varie fotografie che vado sviluppando. [...] Ieri sera sono andato a suonare al comando di reggimento!

19/3 Ora ho il comando di compagnia che fra non molti giorni dovrò esercitare in linea, giacché per ora siamo a riposo. Ho ricevuto un bel regalo dal Capitano Ceriani: quattro grandi carte delle nostre linee, che lui ha potuto procurarsi e mandare "... al mio primo tenente". 
Oggi ho fatto un altro MATRIMONIO... e sono tanti che si sposano per procura!

23/3 Ieri l'altro vi ho inviato due saggi della nuova macchina: spero ne sarete soddisfatti. Tengo con me le pellicole già pregustando le proiezioni luminose che faremo poi... in [tempo di] PACE. 
Ora vi racconto di ieri sera. Ero stato invitato a pranzo al Comando, dove mi recai in... grande uniforme. Alle 7 vennero gli invitati. Generali Pizzalunga, Ciotola, Sapienza; Colonnello Ferri; due o tre Maggiori di Stato Maggiore; Capitano Vizzi e altri... pezzi grossi ancora. Il banchetto era sontuoso. Diciassette a tavola con il Capitano Morini, il sergente Caruson ed io. Sulla tavola v'era il menu, bigliettini coi nomi, fiori. Sfilavano portate d'ogni genere: pesce di mare, arrosti, tacchino, formaggi, sino allo champagne e al dolce. Infine io e Caruson suonammo a lungo il violino e la chitarra. Non vi parlo dei battimani e delle congratulazioni per... modestia. 
Per ora sono ancora qui ma ho già due plotoni in linea con due ufficiali. Li raggiungerò domani.  

27/3 Giunto in linea, sto benone. 

30/3 Oggi vi mando una foto con i camici bianchi e le racchette. Che ne dite? Presto tutto il reggimento 49° e 50° (a quanto si dice) si trasferirà. Dove andremo? [...]
Sono qui in linea, faccio grandi lavori che mi tengono occupato giorno e notte. Stamane ho già fatto delle fotografie che vi manderò appena sviluppate: devono essere magnifiche! Ora farò fotografie pure di notte ai razzi luminosi.

3/4 Auguri a tutti di buona Pasqua!

4/4 Oggi vi scrivo una lettera perché ho un poco di tempo. Ho fatto le punture anticoleriche e non sono troppo in gamba per fare altro! 
Ora siamo nuovamente a riposo. Nevica sempre e non posso stampare le foto che ho fatto in linea. Come comandante di compagnia ho poco tempo e molti fastidi... potete capire... 250 uomini! 

5/4 Vi invio qualche foto che ho finalmente potuto stampare sfruttando il bel tempo ed il sole. Cellai ha già imparato perfettamente a fare fotografie e se vedeste la cura che ci mette a svilupparle! 

8/4 Caoria. Carissimi, oggi è Pasqua, la terza che passo in guerra, ed è una cosa che fa riflettere. 

15/4 Qui faccio schizzi, ora per il Comando di Divisione, ora per la Brigata. Da tanti giorni piove sempre.

19/4 Sto rimettendomi giacché era qualche giorno che non stavo tanto bene. Il tempo non è bello e vento, pioggia e neve abbondano.
Lettera del 22 aprile 1917  (pag. 1)
Il malessere accennato nella lettera del 19 si sarebbe rivelato un attacco di itterizia: «una delle solite malattie che si contraggono qui», come la descrisse il 22 aprile lo stesso Sobrero:
22/4 Entro oggi all'ospedale! Se sapeste quanto mi dispiace, proprio ora alla vigilia della nuova carica! [Nota: al nostro era da tempo stato promesso che sarebbe passato allo Stato Maggiore del 49°, reparto Salmerie] E per una delle solite malattie che si contraggono qui: l'itterizia. I dottori qui mi dicono che ci vorrà un buon mesetto di cure e... andrò sicuramente giù in qualche ospedale. [...] Sono quasi certo che sarò inviato all'ospedale di Crocetta Trevigiana.

23/4 Sono ancora qui a Caoria all'ospedale da Campo 131. E questo lo decise il Reggimento, per mantenermi in forza perché, se trasferito in chissà quale ospedale, sarei finito sotto un altro reggimento. 
Mi trovo bene e non soffro affatto ma non bevo assolutamente altro che LATTE e latte... e null'altro! I dottori mi dicono che ne avrò per una ventina di giorni.

26/4 Ospedale di Caoria. Il mio reggimento ed il 50° partono oggi e domani pel Carso. Io rimarrò qui ancora un po' di giorni e poi raggiungerò il reggimento. Speriamo che vada sempre tutto bene! Io seguito a migliorare, ma ancora vengo trattato come un poppante che sta sempre a letto, mangia nulla e beve latte.

29/4 Ospedale di Caoria. Il 49° e 50° partiranno domani o dopodomani, a disposizione del Comando supremo, diretti verso Feltre e, forse, Padova. Figuratevi! Io seguirò il reggimento. Sarei contento anche se andassimo in Palestina!!! In ogni modo vi terrò informati. 

30/4 Ospedale di Caoria. Oggi è stato a trovarmi il mio colonnello. Mi dice che domani sera il mio battaglione partirà per Feltre. Io uscirò da qui dopodomani. Sono quasi guarito del tutto. 
Lettera del 3 maggio 1917 (pag. 2)
Il 3 maggio il tenente Sobrero uscì dall'ospedale e si avviò verso Feltre per unirsi al suo reggimento.
3/5 Carissimi, esco fra poco dall'ospedale e, seguendo il comando di reggimento, quest'oggi stesso sarò a Feltre per proseguire. Non si sa ancora precisamente dove andremo e dove potrò vedervi, ma vi farò subito sapere qualcosa. [...] 
Io sono sempre bene in salute, perdura, però, la debolezza alle gambe, che col riposo se ne andrà anche quella.
Cellai parte ora con me ed ha tutti i bagagli pronti e una strana espressione sul viso. Null'altro per ora.
Chiudiamo dunque, significativamente, sullo sguardo perplesso del  bravo attendente Cellai, puntato sull'incerto futuro, mentre il 49° Fanteria, lasciate le alte montagne delle linee dolomitiche, ancora dominate dalla neve, si avviava verso il nuovo posto di combattimento, situato verosimilmente sul fronte dell'Isonzo, alla dolorosa scoperta di un universo del tutto differente, colmo di pericoli e inedite insidie.



Dario Malini










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