«Corriere della Sera» del 5 luglio 1915 |
cartolina dell'1 luglio 1915 (particolare) |
Carissimi genitori,
a partire da stamani sono passato nel plotone allievi [...]. Siamo 33 fra caporali, sergenti e soldati. [...] Siamo tra i banchi di scuola di un ASILO! proprio infantile, coi cartelloni appesi, le vocali e le consonanti e alla cattedra sta il nostro istruttore.
Cartolina del 6 luglio (particolare) |
[...] Dopodomani sarà la festa del reggimento e si preparano feste rimbambenti e giochi per neri. Ciò servirà a farci divertire un pochino. E speriamo di udire un po' di musica, ché è dal 15 maggio che non suona più. [...]
Rimarcando l'impegno pressante delle materie affrontate:
Le lezioni affluiscono sempre, e si hanno sei o sette lezioni al giorno: tattica, logistica, balistica, fotografia, fortificazioni, armi, tiro teorico e pratico, regolamenti ecc. Vedete che non c'è da scherzare.
Cartolina del 9 luglio 1915 |
Ho ricevuto la vostra scritta a matita in cui mi dite che gli altri possono avere 2 giorni di permesso: e mi dite se non posso averli anch'io! Gli altri sono in una posizione affatto diversa da quella di noi. Anzi pare si debba avanzare, altro che permesso!
Cartolina dell'11 luglio 1915 |
Cara mamma,
parto, definitivamente da qui... chissà ove andrò. [...] Stasera ho da affardellare lo zaino per stanotte!... Arrivederci. Vi scriverò.
Cartolina dell'11 luglio 1915 notte |
In una cena, ultima forse a Taibon, inviamo a voi tutti i nostri auguri e saluti.
Ad esso, un compagno aggiunge una nota drammatica, permettendoci d'immaginare vividamente la cupezza di quella notte angosciosa e tratteggiando un quadro della vita dei militari del tutto contrapposto a quello, idealizzato, proclamato a gran voce dalle fanfare interventiste:
Cogli auguri a tutti che non sia l'ultima mia.
Cartolina dell'14 luglio 1915 |
Carissimi!!
sono nelle nuove terre!! Dopo un'avanzata notturna di 2 giorni finalmente siamo in d'una collina a quota 2000 metri, assieme ad un reggimento d'artiglieria da montagna che fa fuoco giorno e notte con pezzi di grosso calibri: certi colpi! Di notte dalla collina dinanzi, circa 6 km distante, fari e riflettori austriaci illuminano tutto d'un colpo la collina, poi sparano, e si sentono distintamente le mitragliatrici. Ho trovato ieri sera una spoletta di granata austriaca non scoppiata. Siamo parte in trincee e parte dentro buche di terra e pini, costruite dagli alpini! In questo momento una cannonata fa tremare tutta la terra perché è solamente ad una settantina di metri da noi. Mello è in avamposto e Ottavio è dietro a noi. Nonostante questo ho dormito tutto il giorno e mi sono svegliato per il rancio. Null'altro di nuovo.
Dario Malini
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