Trincea sul Carso «Domenica del Corriere» n° 23 del 1917 |
Lettera del 10 giugno 1917 (particolare) |
9/6 Carissimi, ho ricevuto la vostra lettera ieri sera, che feci leggere anche al capitano Morini, dal quale dipendo. Disse che scriverà alla mamma per rassicurarla.
Mamma o Papalino, potreste venire a trovare me ed Emilio [nota: come già detto, Emilio è uno dei fratelli minori di Felice]. Venite col treno a Palmanova, telegrafandomi il giorno prima l'ora dell'arrivo. Io sarò colà ad attendervi o manderò qualcuno.
10/6 Oggi inviai Cellai da Emilio e tornò ora. Gli ho mandato su un paio di scarpe, del grasso per le medesime, da leggere. ecc. Sta benissimo e vi manda a salutare. Riguardo a quel che vi scrissi, di venirci a trovare, pare che proprio oggi siano arrivati degli ordini di altri grandi traslochi, perciò rimandiamo per ora. [...]
Qui non piove da trenta giorni e il caldo secco minaccia di mandare a male quel po' di verdura che cresce. E i soldati sono asciutti, arsi come questa terra, ed agognano l'acqua pure loro.
14/6 Ieri vi furono incendi qui vicino e col mio reparto riuscii a spegnerne alcuni. Ho già avuto elogi dai comandi della zona e... altri più elevati ne attendo!
16/6 In quanto a Dino [nota: altro fratello minore di Cici, più giovane anche di Emilio, prossimo ad essere arruolato], se va in fanteria non ha altro da fare che venire al 49°. Ieri ne ho parlato al colonnello che mi disse lo stesso. Tanto più che ho proprio bisogno di un segretario qui al Carreggio!
18/6 Vi ho spedito un telegramma ieri sera. Spero, papà o mamma, che verrete a vederci! Emilio è tornato a Gradisca. Stamane vado da lui a preparare in maniera che possiate venirci a trovare.
Cartolina del 20 giugno 1917 firmata Cici, Papalino ed Emilio |
22/6 Cara mamma, papà è partito. È stato contentissimo di passare due giorni con noi e noi pure. Ti potrà dire come stiamo bene e recapitarti i baci che ti abbiamo mandato. Papà ha visto molte cose e ti racconterà.
Cartolina del 25 giugno 1917 (pag. 2) |
24/6 Carissimi, sono qui al comando di reggimento in linea, a fare funzione (giacché il capitano Morini è provvisoriamente all'ospedale) di aiutante maggiore in 1ᵃ al colonnello Zampieri. Sono in una bella caverna sicura, formata da stalattiti e stalagmiti rossi. Ed è fresca, che il caldo non si sente. È sempre notte ed ogni tanto si... esce a riveder le stelle!!! Stasera arriverà Cellai con la mia roba, e tra cinque giorni scenderemo nuovamente al carreggio.
25/6 Non posso fare fotografie o scrivere a lungo, né tanto meno lavarmi o cambiarmi. Vi assicuro che non distinguo il giorno dalla notte, perché sto sempre in caverna al lume della candela!
Lettera del 24 luglio 1917 (pag. 3) |
3/7 E Dino? cosa fa? Mi scriva appena avrà conosciuto qualche ufficiale mio amico, così potrò essergli utile.
Ho fatto altre foto con Emilio, tutte insuperabili: del ponte di Sagrado distrutto dalle cannonate, ora in riparazione, di Sagrado in rovina, ecc.
10/7 Ho parlato di Dino stamane al colonnello Zampieri, che dice: "Stia a Torino fin che può e crede di potervi restare. Poi, quando prevede d'essere sul punto di partire, avverta me immediatamente che lo farò subito richiedere per il Comando di Reggimento come scritturale o altro".
NON VADA ASSOLUTAMENTE in corpi mitraglieri o altri reparti speciali, dove gli chiederanno di entrare di sicuro. Capito?
Vi mando qui la foto dei miei cagnolini. Erano sette, ma ora sono nove. Uno mi viene sempre dietro ed è quello che nella foto tiene la lingua fuori. Mi piace anche quello che ha l'orecchia alzata: il primo è Buby, l'altra è Loretta. Emilio ne vuole uno e glielo darò. Sono puri pointer.
14/7 Vi avverto che per disposizione del generale Paolini mi assegnano il comando di una Compagnia (essendo io già nel quadro d'avanzamento a capitano). Tra due o tre giorni raggiungerò la mia Compagnia (la 10ᵃ). E può essere che Dino capiti sotto le mie grinfie! La 10ᵃ compagnia è a riposo nel Vallone [nota 2] e vi resterà ancora per un bel po' di tempo. Certo mi troverò bene anche colà.
L'altro ieri sera Emilio venne qui con due compagni e assistemmo a uno spettacolo musicale alla "Casa del soldato". Ieri poi è tornato a ritirare la cagnetta Loretta: io non la potrei tenere in compagnia, mentre lui ha a disposizione una villa!
Ieri vi fu la sfilata in parata del reggimento dinanzi alla bandiera. Null'altro da dirvi.
22/7 Carissimi, ho molto da fare giacché sono quasi in linea e vi starò altri quattro giorni. La mia Compagnia mi piace e spero di non dispiacere io troppo a lei. I soldati sono bravi ma talvolta un poco scontrosi, segnati da tante battaglie e cupi come le caverne in cui stanno. Fra qualche giorno avremo il cambio e ce ne andremo a riposo.
24/7 Mamma carissima, sono qua colla mia Compagnia che non è poi la 10ᵃ ma la 1ᵃ. [...]
Ho qui un soldato della classe 1878, arrivato l'altro ieri. Lo feci chiamare e gli chiesi, vedendo la faccia strana che mi faceva:
- Che mestiere facevi da borghese?
- Facevo la barba a suo padre!
In principio credevo scherzasse, ma poi mi spiegò che [da giovane] era garzone di Polita. Poi impiantò un suo negozio di barbiere alla stazione di Casale.
E aggiunse:
E aggiunse:
- Suo padre qualche volta, prima di imbarcarsi per Gassino [nota: tratta da Casale Monferrato a Gassino sul fiume Po], si faceva la barba da me.
Mi parlava così, gentilmente, ma continuava a guardarmi torvo. Ed io dovevo concludere che questi soldati della 1ᵃ Compagnia sono davvero dei tipi originali!
26/7 Mamma carissima, papà mi scrisse una bella letterona, informandomi della nuova macchina fotografica che ha acquistato per me e del vestito che mi fece fare. Grazie di cuore!
Ammiro sempre i bei disegni di Cesarino [nota: fratellino, in età scolare, del nostro]: qui tutti si sono sorpresi di come ha saputo bene rendere le trincee e il filo spinato!
27/7 Mamma carissima, sono sceso al Vallone a riposo. Qui gran caldo, come da voi... credo.
30/7 Sono sempre al Vallone e forse andremo a riposo il 2 del mese che verrà. Benone! Ieri sono stato da Emilio a passare la giornata: assieme a lui mi capita talvolta di dimenticare la guerra per un attimo, ma... solo per un attimo!!
2/8 Sto benone. Il reggimento parte stanotte per le retrovie: andremo a riposo. I miei soldati, scosse le preoccupazioni di dosso come muli fradici, ridono, cantano, si prendono in giro l'uno con l'altro, paiono bambini!
10/8 Carissimi, da tanto tempo non ho più potuto scrivervi per i troppi impegni, ma in compenso ho visto Papalino e mi è rincresciuto tanto che non si sia potuto recare con me a Clauiano, ove sto colla mia Compagnia.
Papà mi portò il vestito e la BELLISSIMA macchina fotografica che ora sto studiando nei pochissimi momenti liberi che mi rimangono. Un'altra novità: pare che siamo passati alla 31ᵃ divisione, 11° Corpo d'armata. Così sono di nuovo con Emilio.
14/8 Sto benone. Qui fa gran caldo ma meno che un poco più a est dove una tempesta tutt'altro che rinfrescante sta arrivando! Ma non abbiate timore e sperate per il meglio.
Di lì a poco sarebbe iniziata l'undicesima battaglia dell'Isonzo, il cui obiettivo era anzitutto la conquista dell'altipiano della Bainsizza. Uno scontro feroce che coinvolgerà il 49° Fanteria.
Cosa ne sarebbe stato del tenente Anna Felice e del fratello Emilio?
Nota 2 Il Vallone di Gorizia, una valle ad U di origine fluviale, si trovava nelle immediate retrovie del fronte, ma al riparo dall'artiglieria. Parte dalla foce del fiume Timavo terminando nella periferia sud di Gorizia.
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Cosa ne sarebbe stato del tenente Anna Felice e del fratello Emilio?
Dario Malini
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Nota 1 Versa, frazione di Romans d'Isonzo, dista 10 km da Palmanova. La cittadina faceva parte dell'Impero austro-ungarico prima di essere occupato dalle truppe italiane, nel maggio 1915, fungendo quindi da retrovia e sede di ospedali da campo.Nota 2 Il Vallone di Gorizia, una valle ad U di origine fluviale, si trovava nelle immediate retrovie del fronte, ma al riparo dall'artiglieria. Parte dalla foce del fiume Timavo terminando nella periferia sud di Gorizia.
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