Laboratorio Sobrero (14): gli esami del corso allievi ufficiali (16 - 24 settembre 1915)

Nell'ultimo intervento (laboratorio 13) abbiamo lasciato il caporale Sobrero alle soglie dei temuti esami del corso per allievi ufficiali. Ricordiamo che il suo addestramento era cominciato 1° luglio 1915, con una pausa dall'11 al 20 luglio per la partecipazione alla battaglia del Col di Lana, durando dunque in tutto poco più di due mesi. Le ragioni di una tale preoccupante brevità, per un corso che avrebbe dovuto forgiare dei buoni ufficiali da inviare in zona di guerra, al comando delle truppe, sono ben spiegate da Piero Melograni nell'ottimo Storia politica della Grande Guerra 1915-1918
Le necessità della guerra imposero provvedimenti di carattere straordinario. Corsi rapidissimi per l'addestramento degli ufficiali furono istituiti fin dai mesi della neutralità. Basti dire che se nell'agosto 1914 l'esercito italiano contava 45.099 ufficiali (dei quali soltanto 15.858 in servizio attivo permanente), fra l'agosto del '14 e il novembre 1918 furono molto rapidamente istituiti 160.191 nuovi ufficiali. [...] Il corso allievi ufficiali durava normalmente solo tre mesi, ma furono istituiti anche i cosiddetti "corsi di corsa" di durata ancora più breve.
Cosa che ebbe notevoli ripercussioni sulla qualità del comando e sull'esito delle battaglie, poiché, citiamo ancora dal saggio di Piero Melograni : 
Tutti (e gli stessi complementi per primi) potevano rendersi conto che i due o tre mesi di corso servivano poco o nulla da un punto di vista tecnico. Anche Adolfo Omodeo, uno di coloro che maggiormente contribuirono ad idealizzare la figura del giovane tenente o aspirante, ammise, in una lettera del settembre 1916, che la scarsa preparazione di questi ufficiali borghesi costituiva "il lato debole della nostra guerra".
Cartolina del 16 settembre 1915 (lato b)
Ma di ciò ancora il caporale Anna Felice Sobrero non si dava pensiero, tutto teso a superare gli esami in questione, a proposito dei quali il 16 settembre scriveva a casa, visibilmente soddisfatto:
Fatto 1° e 2° esame, benissimo. [...] Ho studiato molto e seguito sempre. Domani ho Comando di plotone. Vi scriverò. [...] Spero che gli esami seguitino tutti così. Vedremo.
Lettera del 17 settembre 1915 (pagina 1)
La lettera del 17 settembre informava la famiglia che la prova di Comando di plotone era stata rimandata al giorno successivo:
Carissimi, ieri sera ho scritto in fretta e furia perché, oltre all'essere in ritardo per la spedizione postale, dovevo studiare. [...] Speravo di passare [nota: sostenere] l'esame di Comando stamane, invece passarono dalla lettera "F" alla "M". Passerò domani di sicuro perché [si partirà] dalla "S".
Avete ricevuto gli edelweiss? e il corno di camoscio?

Cartolina del 19 settembre 1915 (lato b)
Il trend positivo dello studente Anna Felice agli esami proseguì anche nelle prove successive,  stando a quanto si legge nella cartolina di domenica 19 settembre:
Ieri sera tardi ho dato il 3° esame, benissimo (cioè Topografia). Oggi alle 4,30 darò esame di Comando nella piazza.Forse presenzierà la Duchessa d'Aosta e il Generale Petitti. Sarò il primo a passare [sostenerlo] perché estratta lettera "S". Spero seguiti bene.
Cartolina del 21 settembre 1915 (lato b)
E pure il messaggio del 21 settembre sembrava assai incoraggiante:
Carissimi, ancora stamane ho dato il penultimo esame, splendido, di Fortificazione. Sono proprio contento di quelli dati. Domani darò l'ultimo esame, di Tattica - Tiro, è il più difficile. E poi attendere l'esito. 
Cartolina del 23 settembre 1915 (lato b)
Ed ecco che, il 23 settembre, il nostro inviò una cartolina a casa comunicando d'aver terminato le prove:
Carissimi, ho finito esami!!! Benissimo tutti... Ora attendo... Forse stasera si sapranno già gli esiti sull'ordine del giorno. Lo scrutinio è già stato fatto e inviato al Comando Supremo. Vi scriverò subito ad esito saputo.
Infine, in un'emozionata postilla aggiunta all'ultimo alla stessa cartolina, Sobrero annunciava l'arrivo degli esiti:
È uscito adesso, ore 20: sono PROMOSSO!!! Il secondo di tredici promossi su 45 concorrenti!!!!!!
Dunque, solo tredici promossi su quarantacinque partecipanti:  una prova dell'estreme selettività degli esami per ufficiali, quasi si volesse compensare in questo modo, piuttosto insulsamente, la durata insufficiente del corso di studi. Era infatti impossibile per gli allievi (come ci spiega ancora Piero Melograni) approfondire, in un tempo tanto ridotto, l'arte della fortificazione, la topografia, l'ordine sparso, il tiro a segno, la scherma, i princìpi morali e le altre materie, come essere iniziati con qualche costrutto ai "misteri dell'attacco frontale". 
Lettera del 24 settembre 1915 (pagina 1)
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La lettera del 24 settembre, con la quale terminiamo questo intervento, dava qualche dettaglio in più sull'esito degli esami e sullo stato d'animo del nostro:
Sono promosso!!! Lo seppi ieri sera che l'aiutante maggiore in 1.a (Cap. Ferraris) mi mandò a chiamare per fare l'ingrandimento di una carta pel colonnello. E quando fui da lui mi disse: «Te l'hanno detto che sei stato bocciato?». Io non me lo aspettavo questo!! E restai lì... poi mi disse toccandomi la mano: «Congratulazioni» e mi fece vedere l'esito, che nessuno di noi aveva ancora visto: su 45 proposti, 32 ammessi idonei, e 13 promossi. 
Lettera del 24 settembre 1915 (pagina 2)
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E prosegue, con comprensibile orgoglio:
Come vedete l'esito è più che soddisfacente e pure il Colonnello mi fece le congratulazioni. Vi invierò più tardi l'ordine del giorno. Ora attendo nomina ufficiale del Comando Supremo, e saremo trasferiti in altri Reggimenti (se potessi andare al 49°... che è qui vicino...)
Andremo al Reggimento in tenuta da combattimento con moschetto e stellette nere sul braccio e col cappello e manica così [nota: vedere disegno nella lettera] con mollettiere o gambali. E la tenuta ed uniforme da sottotenente senza fregio sul cappello, perché per il primo mese siamo aspiranti sottotenente e [solo] dopo l'1 novembre, sottotenente. Ma fin da ora siamo trattati come ufficiali, con attendente, camera, stipendio mensa uguali ai sottotenenti. E se vi dicessi che tenterò di avere uno o due giorni di licenza? Ma è difficilissimo, ve lo dico perché non vi facciate illusioni.[...] Scrivetemi pure ancora [indicando il grado di] Caporale, non mi offendo!!!
Dunque era ormai prossimo il trasferimento ad altro Reggimento: sarebbe stato davvero il 49°? E dove avrebbero destinato Sobrero?



Dario Malini





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