A.G.G. n° 21 - Gennaio - marzo 2015

Zona di guerra
Mandai un paio di cartoline militari Zona di Guerra cancellando tutto tranne: Sto bene. [...] Queste cartoline sarebbero piaciute molto in America; strane e misteriose. Questa era una zona di guerra strana e misteriosa [...].
Ernest Hemingway, Addio alle armi
In questo numero di ArteGrandeGuerra (n° 21 di gennaio - marzo 2015vorremmo tracciare dei percorsi originali all'interno di quel “luogo” della Grande Guerra che Hemingway definì strano e misterioso. Un territorio incerto e mutevole i cui confini non potevano essere divulgati pur occupando i pensieri e l'immaginario di tutti, militari e civili: la cosiddetta zona di guerra. Per ragioni di sicurezza, non era infatti consentito ai soldati rivelare la località in cui si trovavano i loro reggimenti al fronte, così nelle lettere e cartoline indirizzate ad amici e familiari dovevano genericamente indicare come luogo di partenza delle missive il termine "Zona di guerra". Gli interventi che seguono intendono indagare (valendosi di scritti, opere d'arte e documenti dell'epoca, alcuni dei quali inediti) tale terra speciale, intesa come entità reale ma anche nelle sue valenze mentali e - in un modo che si delineerà via via - metafisiche.
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Cominciamo con una panoramica di vasto respiro, pur senza alcuna pretesa di completezza od organicità, sulla rappresentazione della vita di trincea nei testi degli scrittori-soldato. In questo intervento ne vengono proposti alcuni esempi di particolare pregnanza e interesse, esemplificativi di un nuovo mondo di guardare non solo alla guerra, ma anche agli uomini e al mondo: La zona di guerra negli scritti dei soldati
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Vorremmo ora accompagnarvi in un breve ma significativo viaggio nella sfuggente regione che dà il titolo a questo numero di AGG, utilizzando come guida una selezione di lettere inedite del tenente Anna Felice Sobrero, facenti parte di una cartella acquisita recentemente dalla nostra associazione, comprendente tutta la corrispondenza dal fronte del giovane ufficiale (49° fanteria, 3ᵃ compagnia). Ecco il link all'articolo: La zona di guerra nelle lettere inedite di un giovane tenente italiano
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Federico De Roberto (autore de I Viceré, membro ideale, assieme a Verga e Capuana, della "triade verista siciliana") scrisse un certo numero di racconti intesi a rappresentare con verità la vita che i soldati della Grande Guerra trascorrevano al fronte; scritti di notevole interesse ma oggi pochissimo conosciuti dal pubblico e in gran parte incompresi anche dalla critica. L'articolo seguente delinea tale produzione in rapporto all'opera più nota del De Roberto e alle più aggiornate istanze culturali di quegli anni: La Grande Guerra di Federico De Roberto
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La vita dei soldati nelle linee avanzate della Grande Guerra viene raffigurata con notevole sensibilità e originalità nelle acqueforti dell'artista-soldato tedesco Fritz Gärtner. Nel seguente intervento ne vengono analizzate due (rarissime, recentemente acquisite dalla nostra associazione), tratte dalla sua più importante raccolta grafica Campo di battaglia e Patria. Ecco il link all'articolo: La zona di guerra nelle acqueforti del soldato tedesco Fritz Gärtner
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Il sole curioso
IL SOLE: Come ti senti?
LA TERRA; Male! Per quanto si parli di pace,
questo terribile morbo non accenna a scomparire
(Disegno di DEZZUTTI)
Chiudiamo, come d'abitudine, con una vignetta dell'epoca. Tratta dalla rivista «Numero» del 22 agosto 1915, n° 87, mostra una Terra straziata dai combattimenti: la "zona di guerra" s'è estesa oltre ogni previsione e ha contaminato l'intero pianeta. L'immagine configura così una visione di cosmica desolazione che contrasta con l'orientamento spiccatamente interventista della rivista, andando a delineare con notevole preveggenza - si noti che siamo solo nell'agosto del 1915 - quello che il conflitto sarà davvero.


Sommario

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