Dopo oltre tre anni di lavoro, è finalmente arrivato nelle librerie — fisiche e online — il catalogo d’arte Umberto Vittorini. Dipinti e grafiche di un artista toscano. Gli inizi, la Grande Guerra, il dopoguerra, a cura di Carol Morganti, con prefazione di Nicola Micieli, pubblicato da Rhinoceros edizioni.
![]() |
Ritratto della sorella Maria (1910) |
![]() |
Soldato ferito (I taccuino di guerra, 1917) |
Prigionieri in cammino (1918) |
Questa sezione del catalogo presenta anche una selezione di disegni su fogli sciolti, dedicati in particolare all’aspetto umano della guerra: donne sole nei villaggi, civili travolti dai bombardamenti, soldati di entrambi gli schieramenti, caduti, prigionieri. Vittorini li osserva senza retorica, cogliendone l’umanità ferita, al di là delle bandiere.
Il Duomo di Pisa (1923) |
La terza e ultima sezione è dedicata al dopoguerra (1918–1929), un periodo di grande maturità creativa. È in questi anni che Vittorini intreccia un intenso rapporto con Pisa, città cui dedica vedute di straordinaria bellezza, capaci di coniugare la lezione dell’ultimo Fattori con le tensioni formali della modernità. In queste opere — equilibrate, luminose, essenziali — emerge una pittura di sintesi, rigorosa e coerente, sempre più orientata all’unità della visione. Anche nella grafica, Vittorini si distingue: le sue acqueforti, moderne e incisive, gli valgono il riconoscimento di critici come Bellonzi, Carlesi e Micieli, che lo collocano — a pieno titolo — accanto a Morandi e Bartolini.
Un catalogo ricco, curato, coinvolgente, che si impone come testo di riferimento per la produzione giovanile dell’artista, il cosiddetto "periodo pisano". Ma soprattutto, un libro che racconta come Umberto Vittorini riuscì a trasformare la tragedia della guerra in una riflessione profonda e luminosa sull’uomo, l’arte e la persistenza della bellezza.
Dario Malini
Nessun commento:
Posta un commento