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«Mi sembra siano trascorsi decenni da quando sono stato a casa, tanto da dovermi sforzare per ricordare la voce e la faccia di coloro che amo. Quando avrò la licenza? L'incertezza mi fa esasperare».
Nuova puntata delle memorie recuperate dell'aspirante ufficiale Attilio Allegri, a mostrare come la vita dei militari italiani della Grande Guerra non fosse facile neppure dopo l'armistizio. Il nostro, dopo il periodo trascorso a Trieste (al rientro dal campo di prigionia austriaco), venne spostato a San Benedetto del Tronto, dove giunse l'8 dicembre 1918. Nominato addetto alle vettovaglie, dovette occuparsi di dar da mangiare a trecento soldati, restando in attesa spasmodica della licenza, ansioso di poter riabbracciare finalmente i familiari dopo il lungo periodo di prigionia.