fig. 1 Valentine Rau, Histoire de tante Violon, infirmiere (copertina) |
L'autrice è Valentine Rau (Parigi 1883 - Cannes 1967), artista ad oggi del tutto dimenticata, che lavorò come costumista al teatro “Vieux Colombier” con Jacques Copeau e Louis Jouvet. Nel corso della Grande Guerra prestò la sua opera come infermiera nell'ospedale temporaneo di Corbineau, presso Châlons-sur-Marne. Vi realizzò, oltre alla raccolta in esame, circa 80 disegni (datati tra il gennaio e il giugno 1915) che raffigurano con intensa partecipazione e rara delicatezza i militari feriti in cura presso la citata struttura sanitaria (nota 1). Al termine della guerra, sposò H. Fresson, medico chirurgo conosciuto nell'ospedale di Corbineau, da cui ebbe un figlio. Negli anni a seguire visse con il marito per diverso tempo in Cina, continuando l’attività artistica.
La pubblicazione (la cui copertina, caratterizzata dai colori blu, bianco e rosso della bandiera francese, vediamo in fig. 1) è destinata a un pubblico di bambini e ragazzi. Alle immagini sarebbe probabilmente stato affiancato anche un testo scritto, come possiamo arguire da un lavoro abbastanza simile della Rau, pubblicato nel 1916 per l'editore Berger-Levrault (nota 2). La storia di zia Violino, infermiera narra con umorismo, fantasia e delicatezza lo scorrere della vita al fronte francese, nel corso della Grande Guerra, di un'infermiera, chiamata affettuosamente "zia Violino", ripresa con tenerezza e senza alcun tratto eroico nel corso delle sue attività quotidiane.
fig 2 tavola 2 |
fig. 3 tavola 3 |
fig. 4 tavola 8 |
fig. 5 tavola 5 |
fig. 6 tavola 7 |
fig. 7 tavola 9 |
fig. 8 tavola 12 |
fig. 9 tavola 13 |
fig. 10 quarta di copertina |
Il retro copertina (fig. 10) è un omaggio al mondo del teatro per il quale la fervida immaginazione di Valentine Rau crea una vivace soluzione scenografica: figurette agili nerovestite, disposte lungo una linea diagonale, danzano festose sulle fasce del tricolore francese.
Si tratta dunque di una serie di immagini dalle felicissime soluzioni grafiche. Raffinati accostamenti cromatici, conferiscono ad esse una dimensione immaginifica, sebbene l’idea conduttrice nella scelta dei colori sia quella, unitaria, del tricolore francese (nota 3). Se è vero che, in assenza del testo scritto, è impossibile ricostruire la vicenda che le immagini avrebbero dovuto illustrare, quest'opera, dedicata all'infanzia, rappresenta una rara e delicata testimonianza diretta del contributo delle donne nella Prima guerra mondiale, del loro spirito di sacrificio, allegria e serenità anche in frangenti drammatici. È dunque questa una piccola grande opera, ricca di elementi autobiografici, nella quale Valentine Rau vuole comunicare ai bambini e ai ragazzi l’importanza della dedizione, della compassione e del prendersi cura degli altri; di essere empatici con la sofferenza altrui nelle difficoltà, anche a discapito della propria stessa sicurezza. Un messaggio importante e di prorompente attualità.
Si tratta dunque di una serie di immagini dalle felicissime soluzioni grafiche. Raffinati accostamenti cromatici, conferiscono ad esse una dimensione immaginifica, sebbene l’idea conduttrice nella scelta dei colori sia quella, unitaria, del tricolore francese (nota 3). Se è vero che, in assenza del testo scritto, è impossibile ricostruire la vicenda che le immagini avrebbero dovuto illustrare, quest'opera, dedicata all'infanzia, rappresenta una rara e delicata testimonianza diretta del contributo delle donne nella Prima guerra mondiale, del loro spirito di sacrificio, allegria e serenità anche in frangenti drammatici. È dunque questa una piccola grande opera, ricca di elementi autobiografici, nella quale Valentine Rau vuole comunicare ai bambini e ai ragazzi l’importanza della dedizione, della compassione e del prendersi cura degli altri; di essere empatici con la sofferenza altrui nelle difficoltà, anche a discapito della propria stessa sicurezza. Un messaggio importante e di prorompente attualità.
Carol Morganti
Dario Malini
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Nota 1 Si veda, in questo sito, l'articolo di Carol Morganti L'ospedale militare di Corbineau. Si veda, inoltre, Carol Morganti, Ottanta disegni di Valentine Rau riscoperti. Una testimonianza al femminile negli anni della Grande Guerra, in «Grafica d’arte» anno XXV - numero 97, gennaio-marzo 2014, pp. 20-24.
Nota 2 Valentine Rau, Spahis et tirailleurs, pour Odile Kastler en l'année de guerre, 1916.
Nota 3 Il blu elettrico dialoga sempre con il bianco e il rosso. Il primo è il colore della divisa delle infermiere e poi quello del mantello dei militari. Il bianco è la divisa dell’infermiera in missione, ma anche il colore degli elementi immaginifici (le nuvole- elefanti nel cielo). Il rosso vermiglio si accosta alle altre tinte, nei pantaloni dei militari o degli elementi del paesaggio o anche elemento che connota un interno.
Nota 1 Si veda, in questo sito, l'articolo di Carol Morganti L'ospedale militare di Corbineau. Si veda, inoltre, Carol Morganti, Ottanta disegni di Valentine Rau riscoperti. Una testimonianza al femminile negli anni della Grande Guerra, in «Grafica d’arte» anno XXV - numero 97, gennaio-marzo 2014, pp. 20-24.
Nota 2 Valentine Rau, Spahis et tirailleurs, pour Odile Kastler en l'année de guerre, 1916.
Nota 3 Il blu elettrico dialoga sempre con il bianco e il rosso. Il primo è il colore della divisa delle infermiere e poi quello del mantello dei militari. Il bianco è la divisa dell’infermiera in missione, ma anche il colore degli elementi immaginifici (le nuvole- elefanti nel cielo). Il rosso vermiglio si accosta alle altre tinte, nei pantaloni dei militari o degli elementi del paesaggio o anche elemento che connota un interno.
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