L'uomo come diventa in battaglia (di Andrea Carlin)

Willy Jäckel, L’odio, 1915, litografia, mm 260 x 215 (inciso)

La litografia L’odio di Willy Jäckel rappresenta una creatura simile ad un orco che, assalita dalla rabbia e dall’odio, uccide e calpesta dei soldati. 
Il paesaggio è tetro e incute timore.
I colori prevalenti sono il rosso, che rappresenta il sangue versato in battaglia, e il nero, che racconta la rabbia, e vuole trasmettere una sensazione di terrore.
Nella personificazione dell'odio che domina il dipinto ho riconosciuto cose diverse: la guerra, vista come un orco che uccide, calpesta e divora tutte le persone; il nemico, visto anch’esso come un orco maligno che deve essere fermato perché non commetta più atrocità. 
La personificazione dell'odio potrebbe tuttavia simboleggiare l’uomo o, meglio, l’uomo come diventa in battaglia, in un insieme di quei sentimenti che vengono esaltati dalla guerra, cioè la rabbia e la spietatezza (rappresentate appunto come un orco) che calpestano e distruggono tutte le altre emozioni. 


Andrea Carlin, III 
Scuola Secondaria Luigi Pirotta di Desio (MI)

Nessun commento:

Posta un commento