A.G.G. n° 6 - Marzo - aprile 2012

AGG n° 6
Il mondo di confine delle retrovie
Questo numero è dedicato alle retrovie, le zone, non distanti dai luoghi dei combattimenti, che ospitavano i comandi militari, i centri di assistenza medica (e talvolta i bordelli, i cinema, i teatri), nelle quali i soldati potevano riposare dopo i lunghi e sfibranti periodi trascorsi in prima e in seconda linea. 
Un vero cosmo a parte, una terra di confine ambigua e soggetta a regole sue proprie posta tra il mondo civile e gli orrori delle trincee. 
Le retrovie, paradossalmente, rappresentavano spesso l'unico luogo in cui il fante si sentiva davvero a casa: un mondo  ruvido ma sufficientemente comodo e sicuro, assai più adatto a soddisfare le sue semplici esigenze psichiche e corporali delle città lontane, nelle quali finiva per  sentirsi un essere marchiato dalla guerra, un disadattato incapace di condividere la vita pacifica che vi si trascorreva.

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Il mondo di confine delle retrovie è documentato da un gran numero di opere d'arte coeve che ci permettono di accostarci alla vita dei soldati da una prospettiva insolita e, in qualche caso, illuminante. Cliccare qui per leggere l'intervento: Opere d'arte dedicate al mondo delle retrovie

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In anteprima assoluta, vi proponiamo una nostra recente scoperta, una serie di disegni, tutti del 1915, di una sconosciuta ma straordinaria artista francese, nei quali viene ripresa con toccante poesia la vita quotidiana dei militari all'interno dell'ospedale di Corbineau, ubicato presso Châlons sur Marne, a 15 chilometri dalla linea del fronte: L'ospedale militare di Corbineau

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È sorprendente come accostarsi alle descrizioni della vita di retrovia contenute in alcune delle principali narrazioni letterarie della Grande Guerra, permetta di penetrare il mondo poetico, l'immaginario dei loro autori. Ecco l'interessante articolo: Il mondo delle retrovie nelle narrazioni dei soldati

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Concludiamo questo numero parlandovi di un testo formidabile, oggi purtroppo fuori catalogo e reperibile solo nel mondo antiquario. Si tratta di un libro di confine esso stesso, attraversato com'è dalla triestinità dei suoi protagonisti. Di seguito, il link ad una approfondita recensione di Guerra del '15 che evidenzia come questo testo, più che il semplice resoconto steso a caldo dei primi due mesi di guerra, vada considerato una meditata e definitiva riflessione sulla Grande Guerra del grande Giani. Ecco Guerra del ’15 di Giani Stuparich


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AGG n° 6 - Indice

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