La guerra vista dai bambini
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Fig. 8 |
Dopo tutto quanto detto, è lecito attendersi qualche sorta di documentazione intorno al modo in cui i bambini vedevano effettivamente la guerra. A tale proposito vi proponiamo una interessante testimonianza. Si tratta di una serie di disegni, eseguiti a matita e tempera da un bambino triestino. Di questo artista in erba conosciamo solo la sigla K.E. che appone su alcuni fogli e il periodo d'esecuzione di alcuni suoi lavori, il 1916 e il 1917, date che talvolta vi compaiono.
L’immaginazione del bimbo pare attratta irresistibilmente dai potenti mezzi che solcano i cieli ed il mare. Tra i soggetti di questa serie troviamo raffigurazioni di navi militari, circondate da esplosioni, aerei italiani in volo in procinto di bombardare una nave, o ancora bombardamenti aerei in una campagna dove imperversa la guerra di artiglieria (figg. 8-10).
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Fig. 9 |
I dettagli con cui sono ripresi i velivoli e i mezzi pesanti (navi, cannoni) lasciano avvertire il fascino che questo dispiegamento di tecnologia desta nel giovane triestino. La sua curiosità lo induce a riprodurre fedelmente ogni particolare, dal colore delle bandiere alla struttura di ciascuno dei singoli apparecchi. La ripresa sembra fatta da una certa distanza, elemento che potrebbe indurrebbe l'ipotesi di una esecuzione dei soggetti dal vivo.
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Fig. 10 |
Carol Morganti
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