Henry De Groux (Saint-Josse-ten Noode, Belgio 1866-Marsiglia 1930)

Elizabeth De Groux. Ritratto di Henry De Groux
Artista d'indole vulcanica e assai sfaccettata, Henry De Groux, all’età di diciotto anni, nel 1884, con meno di un anno di studio all’Accademia di Bruxelles, viene eletto membro del circolo di avanguardia, Le Group de Vingt con il quale partecipa a diverse mostre in Belgio tra il 1886 e il 1890. Successivamente, per via di aspri dissensi insorti con l’organizzazione, abbandona il gruppo e si trasferisce a Parigi dove vive costantemente in balia di difficoltà economiche ed è costretto a cambiare frequentemente alloggio.

Dal 1891 in avanti, espone al Salon des Arts Libéraux e poi al Champ de Mars. Nonostante la virulenta opposizione di una certa parte del mondo artistico, gode dell’appoggio di artisti e letterati, quali Félicien Rops, Puvis de Chavannes e dello scrittore cattolico Leon Bloy, a cui rimane legato da uno stretto rapporto d’amicizia.

Nel 1899 la rivista La Plume gli consacra un numero speciale con i contributi di illustri personalità della critica d’arte. George Petit gli organizza un’esposizione nella propria galleria nel 1901.

Negli anni 1903-1904 l’artista soggiorna a Firenze dove conosce, tra gli altri, D’Annunzio e Soffici, e ottiene il posto d’onore in una esposizione del 1904 a Palazzo Corsini. Dal 1906 al 1910 ritorna in Belgio.

Dal 1914 si istalla a Parigi trascorrendovi l’intero periodo bellico. Nel 1916 tiene una esposizione di oltre 300 opere di guerra presso la Galérie d’Alignan, che i critici giudicano di grande importanza. Vi vengono presentati disegni, dipinti, pastelli e litografie e una selezione di acqueforti appartenenti all’importante serie, dedicata alla denuncia degli orrori della Grande Guerra, dal titolo Le Visage de la Victorie (cliccare qui per accedere alla recensione del catalogo di questa opera, a cura di Carol Morganti, ArteGrandeGuerra edizioni, 2013)

Nell’ultimo decennio della sua vita, tra il 1920 e il 1930, De Groux vive e lavora tra Avignone (al Palais de la Roure) e Marsiglia, dove è impegnato nella decorazione dell’Opéra. Nell’anno della morte (1930) la Galerie d’Alignan di Parigi ospita una retrospettiva della sua opera e il Palais des Beaux Arts di Bruxelles espone il suo dipinto più celebre, il Christ aux outrages (facendolo arrivare dal Palais de la Roure di Avignone dove è ancora oggi conservata), in occasione delle celebrazioni per i cento anni della nascita del Belgio.

Nessun commento:

Posta un commento