Mission

Da anni ci occupiamo della Grande Guerra da un punto di vista che definiremmo "trasversale". Il nostro approccio, infatti, parte sempre e comunque dalla viva voce dei soldati, prediligendo in particolare le testimonianze che utilizzano una chiave di lettura peculiare e rivelatrice: quella dell’arte. 
Arte figurativa e arte narrativa.

Dopo oltre un secolo, un gran numero di immagini e di scritti prodotti dai soldati coinvolti nei combattimenti, talvolta di notevole qualità artistica, restano ancora ignorati dalla critica, dagli addetti ai lavori e non disponibili agli appassionati di storia. Da tale constatazione prende l'avvio la riscoperta e la valorizzazione dell'arte e dei testi letterari dei soldati.
Riguardo a questo secondo filone della nostra attività, segnaliamo il salvataggio di tre diari di guerra, quand'erano ormai ad un passo dalla dispersione: 

  • Il sorriso dell’obice. Un pittore italiano alla Grande Guerra (2011), a cura di Dario Malini, Mursia editore
  • Taccuino di un nemico. La Grande Guerra di un soldato ebreo nell'esercito tedesco (2014) , a cura di Dario Malini, Mursia editore
  • Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra. Da Caporetto a Vittorio Veneto: il memoriale ritrovato di un ragazzo del '99 (2015), cura di Dario Malini, ArteGrandeGuerra edizioni.

Al contempo, una tenace attività di recupero ci ha permesso di riunire un importante nucleo di opere, circa cinquecento, eseguite da artisti-soldato di tutti i principali fronti della Grande Guerra (schizzi, disegni, incisioni, litografie, oli e acquarelli), sopravvissute del tutto casualmente alla distruzione.

Ecco quindi su quale vitale sostanza poggia il nostro tentativo di salvataggio di prodotti artistici in via di rapido deterioramento (fisico ma anche culturale e morale). Materiale prezioso che, una volta recuperato, viene reso fruibile a tutti voi tramite questo sito, specifiche mostre e altre attività culturali. Confidiamo che tutto ciò, corredato come sarà di approfondite chiavi d'interpretazione, possa contribuire a rivelare il profondo significato e la prepotente attualità dell’immane ecatombe che è stata la Prima guerra mondiale.


2 commenti:

  1. Apprezzo il lavoro che state portando avanti egregiamente, credo questo sito contenga moltissimi spunti di riflessione per chi, come me, appartiene ad una generazione che ha un'altro punto di vista della guerra.
    DS

    RispondiElimina