Film italiani sulla Grande Guerra degli anni Ottanta


Nelle sale nel 1982Porca vacca di Pasquale Festa Campanile è un film caratterizzato da una comicità ruspante, tipicamente lombarda: un bozzettismo caratteristico del regista e del genere (rappresentato assai bene da un attore come Renato Pozzetto), condito da risate grasse e qualche accento malizioso. Il tema della Grande Guerra viene così affrontato in chiave buffonesca ma non senza mordacità, con esiti antieroici e satirici lontanissimi dalla tradizionale retorica della guerra. La pellicola, non compresa dalla critica del tempo né dal grande pubblico, andrebbe probabilmente attentamente riconsiderata (nota 1).


Cuore di Luigi Comencini è una miniserie televisiva, trasmessa nel 1984, composta da sei episodi di un'ora ciascuno (proposta anche, come film, in una versione ridotta dalla durata di circa due ore). Viene stravolta l’impostazione del romanzo del De Amicis, mostrando i personaggi del libro (Garrone, Corelli, Enrico, Franti, Precossi, Muratorino e gli altri) in divisa militare nel corso della Grande Guerra, mentre, tra un attacco e l’altro, rievocano i tempi della loro fanciullezza sui banchi di scuola. Un treno apre e chiude la narrazione, racchiudendo un anno di scuola ricordato e un terribile anno di guerra vissuto, colmo di orrori, di morte e di assenza di significato (nota 2).


Al termine di questa breve rassegna, non si può fare a meno di citare la lezione visiva e cinematografica, importante pure come documentazione storica, della coppia di cineasti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, il cui primo esperimento a lungometraggio, del 1987, è Dal Polo all’Equatore. Ispirato montaggio di vari spezzoni tratti dall'archivio di Luca Comerio (1878-1940), presenta (in mezzo a riprese di combattimenti in India del 1911, di caccia in Uganda nel 1910, di “cartoline” coloniali esotiche dell’Africa e dell’Indocina e sul confine russo-persiano) scene di battaglia tra soldati italiani e austriaci nel corso della Grande Guerra, che vengono restituite tramite una cadenza rallentata, che conferisce peso e significato (anche politico) a ogni movimento e angolatura (nota 3).


Stefano Cò



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Note
1) Porca vacca fu poco compreso dalla critica e dal grande pubblico, basato com'è su una comicità “regionale” che risultò più gradita in altre opere dello stesso regista e dell’attore Pozzetto. Per la scheda del film e una critica d’epoca vedi Gianfranco Casadio, La guerra al cinema. I film di guerra nel cinema italiano, pp. 53 e 75-76 e Roberto Poppi (a cura di), Dizionario del cinema italiano. I Film dal 1980 al 1989, vol. 5, tomo 2, Gremese, Roma, 2000, p. 197-198.
2) Per la scheda, la trama e qualche critica vedi Gianfranco Casadio, cit., pp. 76-77 e Roberto Poppi (a cura di), Dizionario del cinema italiano. I Film dal 1980 al 1989, vol. 5, tomo 1, cit., pp. 175-176. Per le considerazioni sulle scelte di Comencini, la ragioni dello spostamento temporale, le differenze e le affinità con il romanzo deamicisiano, il rapporto tra il mondo dei bambini e degli adolescenti e quello degli adulti, vedi Giorgio Gosetti, Luigi Comencini, il castoro cinema/La Nuova Italia, Firenze, 1988, pp. 88-93.
3) Per l’analisi piena e rigorosa del film vedi Scott MacDonald, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (su Dal Polo all’Equatore), in Cinema Anni Vita. Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, a cura di Paolo Mereghetti e Enrico Nosei, Editrice Il Castoro, (Quaderni Fondazione Cineteca Italiana), Milano, 2000, pp. l3-31. Inoltre, Dan Sipe, Dal Polo all’Equatore. Visione di un passato senza parole, in Cinema Anni Vita. Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, pp. 135-161 e La nostra camera analitica degli stessi Gianikian e Ricci Lucchi, in Cinema Anni Vita…, cit., pp. 32, 38-46. Su Luca Comerio  (1878-1940), l'unico fotografo e cineoperatore italiano che ha seguito n veste ufficiale l’esercito italiano durante la Grande Guerra, oltre ai riferimenti nei saggi di G. P. Brunetta, Cinema e prima guerra mondiale, pp. 260 e 264-65 e Over there. La guerra lontana, pp. 267-ss, vedere la concezione e l’analisi storica di Gianikian e Ricci Lucchi, cfr. Paolo Mereghetti, La morale della Storia, in Cinema Anni Vita…, pp. 59-68 e la scheda sempre di Mereghetti nel Dizionario dei registi del cinema mondiale, vol. II., cit., pp. 41-42.

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