Quando si ritirò dalla vita pubblica e fu libero dagli impegni della docenza proseguì l’attività di pittore a Parigi e a Langres. Sempre fedele alla precisione del disegno e al rigore compositivo, si è ispirato agli Impressionisti per la gamma cromatica e i giochi di luce. Hervé è conosciuto come pittore della vita parigina: la sua Parigi è la città la "città delle luci", per via della qualità cromatica scintillante. Ha anche dipinto paesaggi di campagna con una luce più morbida, e molte vedute della sua città natale e del sobborgo di Brévoines (Bibliografia: voce: Jules René Hervé, a cura di H. Ronot in Dictionnaire de biographie française, Paris 1986, t. XVII, p. 1145; Bénézit E., Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs…, t. 6, Grund 1999, p. 955).
fig. 1 L’Echo des Marmites, 1 gennaio 1917 |
fig. 2 L’Echo des Marmites, 1 gennaio 1917 (illustrazioni di Jules René Hervé) |
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