Fritz Gärtner, Fiori e filo spinato, 1916, acquaforte |
Tra le punte finisce intrappolato,
con l'ultimo grido ci stordisce,
un fiato sommesso è stato soffocato,
e lì la sua pelle si scurisce.
Gigli cadono, come su tomba imperiale,
colorati e rigogliosi
contro il grigio del mio cuore,
giglio ormai appassito.
Alessandro Cacace
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