Sottotitolo: Il locus terribilis della modernità nelle opere d’arte riscoperte dei soldati della Grande Guerra
Luogo: MAIO, Museo dell’Arte in Ostaggio, in viale Trieste, 3 - Cassina de’ Pecchi (MI)
Inaugurazione: 7 novembre 2015, ore 17 (con rinfresco)
Periodo: 7 novembre - 5 dicembre 2015
Orario d’apertura: Lu-Ve mattina (su prenotazione)
Sa 10-12,30 e 14,30-19
Ingresso: gratuito
Visite guidate gratuite per scolaresche e gruppi su prenotazione (info e prenotazioni: 02 9529295, cultura@cassinadepecchi.gov.it)
Informazioni sulla mostra: www.artegrandeguerra.it
Catalogo dell’esposizione in vendita presso la postazione al piano terreno.
La mostra ZONA DI GUERRA - Il “locus terribilis” della modernità nelle opere d’arte riscoperte dei soldati della Grande Guerra, organizzata presso il MAIO, Museo dell’Arte in Ostaggio di Cassina De’ Pecchi, si focalizza sui luoghi che rappresentano il fulcro - reale e simbolico - del conflitto: la trincea, il territorio fisico e psicologico dell’attacco, i monumenti in rovina, l’ospedale militare, i luoghi della protesta, della morte e del lutto. L’evento intende fornire al visitatore sostanziosi motivi di riflessione intorno al significato e alle conseguenze della “guerra totale” deflagrata nel 1914, nel corso della quale, secondo le parole del soldato scrittore Ernst Jünger, «L’Europa mosse guerra all’Europa», in una lotta fratricida che sorpassò per violenza, cinismo e crudeltà qualsiasi conflitto che l’aveva preceduta. In tutto, la mostra propone un nucleo di settantacinque lavori originali (schizzi, disegni, dipinti, incisioni e litografie), provenienti da tutti i fronti, a delineare quasi in presa diretta il luogo “strano e misterioso”, secondo la pregnante definizione che ne diede Hemingway in Addio alle armi, della zona di guerra. Si tratta di una selezione significativa delle quasi cinquecento opere d’arte dei soldati della Prima guerra mondiale, recuperate dall’associazione Arte Grande Guerra (www.artegrandeguerra.it) nel corso di un’attività di ormai quasi tre lustri. A commento di ciascuna sezione dell’esposizione, vengono proposte alcune pregnanti riflessioni di un giovane ufficiale d’artiglieria genovese, “ragazzo del ’99”, la cui vicenda di guerra è raccontata nel testo Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra, recentemente riscoperto da Dario Malini, che ne ha curato anche l’edizione a stampa, e presentato in prima assoluta in occasione di questo evento.
La mostra - curata dalla storica dell’arte Carol Morganti e dallo scrittore Dario Malini - ha ottenuto la concessione del logo ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Comune di Cassina De’ Pecchi
L’associazione Arte Grande Guerra
La Cooperativa La Speranza
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