Passi nella neve 2015: Giancarlo Giannini interpreta "Taccuino di un nemico"

Passi nella neve è un progetto culturale unico, con la direzione artistica di Vittorio Pedrali, che, dal 2006, vuole ricordare e commemorare in forme del tutto originali le vicende della Prima Guerra Mondiale. 
8 agosto 2015: una veduta d'insieme del pubblico
(oltre 1200 persone)  salito alla Costa di Casa Madre
L'evento di punta dell'edizione del 2015, fissato per l'8 agosto, toccava da vicino la nostra associazione: nelle sede evocativa delle montagne di Costa di Casa Madre (Baracca delle fortificazioni), Ponte di legno, Passo del Tonale, a circa 2300 metri di altitudine, il grande attore Giancarlo Giannini ha interpretato un ampio estratto - per quasi un'ora di lettura - del diario di guerra riscoperto e pubblicato da Dario Malini, uscito presso Mursia editore (qui trovate alcune informazione sul testo):  Taccuino di un nemico - La Grande Guerra di un soldato ebreo nell'esercito tedesco.
Alle 8 e 30 del mattino, arrivate sul posto dopo una marcia di due ore in salita, lungo su un sentiero di montagna non particolarmente agevole, ben 1200 persone attendevano l'attore, in un'atmosfera di grande eccitazione. 
In perfetto orario, elegantissimo, Giannini si è avvicinato al leggio, cominciando senza esitazione la recitazione, nel silenzio perfetto che ha fatto seguito al lungo applauso che l'ha accolto. La lettura si è concentrata su tre periodi dell'esperienza al fronte del soldato Otto. La prima parte ha riguardato il periodo iniziale della guerra, dall'agosto al settembre 1914: la voce calda e profonda di Giannini ha accompagnato i presenti attraverso le pianure assolate del Lussemburgo e del Belgio e poi fin sul fronte francese, nelle fasi iniziali della Prima battaglia della Marna.
Poi, con un bel salto temporale, dopo un breve stacco di musica, eccoci sul fronte italiano, nell'ottobre 1917, quando l'esercito tedesco andò ad assistere gli austriaci nella celebre battaglia di Caporetto. La narrazione del soldato Otto si addentra così in pagine importanti della nostra storia, raccontando l'immane tragedia italiana di quei mesi dal punto di vista peculiare di un soldato nemico.
Infine l'attore conduce gli spettatori nell'ultima terribile fase della Grande Guerra tedesca, dal 6 gennaio a quell'11 novembre 1918 che sancisce infine la fine delle ostilità, con la sconfitta dell'esercito germanico. La recitazione di Giancarlo Giannini si chiude sulle seguenti parole del soldato Otto: 
«11 novembre 1918, ore 11,55. Sono ancora vivo e posso infine tracciare, incredulo, la seguente scritta inverosimile: la guerra è finita».
Quindi ancora molti applausi.
8 agosto 2015: una ripresa del pubblico
salito alla Costa di Casa Madre
Di seguito, due immagini distese del dopo spettacolo, con Giancarlo Giannini intento a conversare con il curatore di Taccuino di un nemico, Dario Malini. Ecco la prima foto:
Ed ecco la seconda:

Qui sotto è possibile visionare il servizio sull'evento proposto da Teletutto, emittente locale di Brescia e provincia:
Ed ecco il servizio dedicato alla lettura di Giannini, prodotto e trasmesso da TeleBoario:

Il seguente link porta alla rassegna stampa dell'iniziativa.

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