Gli occhi di un soldato (di Claudia Pirro)

Gustav Jäger, “Ritratto di soldato”, 1917, disegno, mm 362 x 272
L’opera, realizzata nel 1917, raffigura un uomo; precisamente un soldato della Prima guerra mondiale. L’uomo si caratterizza come soldato per l’elmo che porta sul capo, utilizzato dai militari dei primi del Novecento.
La posizione del volto è molto particolare: infatti è come se compisse una leggera torsione, nella speranza che qualcuno lo chiami lontano per uscire dal caos della guerra.
I suoi occhi sono penetranti e fissi verso l'osservatore come se volessero gridare aiuto: lucidi ma pieni di lacrime.
Quello che vediamo è un soldato comune, uguale a mille altri. Perché per loro non c’è via d’uscita: la guerra è un posto oscuro, senza un inizio e senza una fine. Dove c’è solo il male e non esiste la pace tra gli uomini.
Un soldato come tutti, ridotto ad un semplice ingranaggio di una macchina che non serve a nulla. La guerra è senza un significato. A cosa può portare? E che cosa può valere una terra conquistata, concretamente?
L’espressione del soldato è triste e malinconica, piena di paura e di angoscia. Le ombre che disegnano i suoi tratti sono scure e cupe: trasmettono una confusione e un buio che nessuno mai potrà spiegare.
Non esiste uomo, non esiste speranza in un luogo in cui ciò che conta è solo la vittoria, comunque mai festeggiata da nessuno. Tutto questo ha condotto solo alla perdita di persone innocenti che hanno visto la loro vita passare velocemente in un evento tanto freddo quanto grande.
Alla base di tutto… il potere sugli altri e la devastazione più totale. In questi occhi si vede come una strada infinita che conduce verso un obiettivo senza senso.
Come possono gli uomini fare questo?
Ora comprendo che l’uomo in una parte della sua (della nostra) anima può decidere di generare un putiferio come la guerra.


Tutto questo è possibile
tutto questo è reale 
e quasi non ci si crede.


Claudia Pirro, II E 
Scuola Secondaria Giovanni Falcone di Cassina De' Pecchi (MI)

<== Vai alla pagina dei risultati del concorso

1 commento:

  1. Brava Claudia! Leggendo il tuo testo ho capito cosa provava quell'uomo.

    RispondiElimina