Fig. 1 Pentolini e la grrrande guerra (copertina) |
Dai pochi ma ben selezionati elementi che vi figurano sprigiona una notevole verve sul filo della quale si dipana tutta la storia.
Si tratta di una favola molto divertente, piena di trovate spiritose, che trae spunto dalle azioni belliche per far divertire i bimbi, i quali vengono così messi in contatto, in un modo del tutto immaginifico, con i protagonisti della Grande Guerra. Surreali fin nella scelta dei nomi, Rataplan, Buldog, Balaboff sono rispettivamente il capitan francese, il soldato britannico e il cosacco russo; ai quali si contrappongono il maresciallo Fritz e il pascià degli Ottomani Mammaluch. Baldanzosi ma un po’ ridicoli figurano fin nell'apparizione iniziale dove sfilano uno alla volta mostrando i loro tratti più comici (Buldog, ad esempio, con le gambe magrissime, “lunghe come un ragno”, ancor più in evidenza per via del mini-gonnellino scozzese, è un vero spasso).
Fig 2 Golia, il maresciallo Fritz |
Fig 3 Golia, Assedio |
Fig 4 Golia, Assedio |
Fig 5 Golia, Rataplan, Buldog e Balaboff vanno in ricognizione |
Fig 6 Golia, Al castello! |
Fig. 7 Golia, Buldog e Balaboff |
Fig.8 Golia, Pentolino |
Fig. 9 Golia, Fritz e Mammaluch inseguiti |
Fig. 10 Golia, Scena finale |
Da ciò che si è detto non sarà difficile dedurre che il vero narratore della favola è l’illustratore Golia. È lui che fa la parte del leone e non smette mai di stupire con le sue gag strepitose, tenendo il piccolo lettore con il fiato sospeso fino al finale. In un certo senso la parte testuale non è che un sovrappiù, come del resto ci deve aspettare da ogni buona storia per immagini.
Carol Morganti
Nessun commento:
Posta un commento