II C, scuola media Giovanni Falcone di Cassina De’ Pecchi (2011)

L'appassionata partecipazione al nostro concorso dei ragazzi della II C dell’istituto Giovanni Falcone di Cassina de’ Pecchi ci ha fatto davvero piacere. Tra i molti testi meritevoli, quelli premiati hanno una maggiore compiutezza formale e dei contorni più nitidi.

Ad esempio, l’intensa lirica Ombre vaganti di Eleonora Penso si avvale di un costrutto tanto semplice quanto efficace, basato sul cadenzato ripetersi di quattro vocativi, per illustrare poeticamente la cupa atmosfera presente nell’acquafore Les chevaliers errants di Henry De Groux.

Ombre vaganti

Oh povere ombre vaganti nella disperazione,

oh debole sguardo perso nel vuoto della solitudine,

oh stanche mani distrutte dal peso del dolore,

oh viso costretto dalla morte delle maschere,

dove andate?

I due testi che seguono sono in qualche modo complementari. Entrambi commentano l’olio La chiesa di Reims in fiamme di Ferdinand Poidevin. 

Dominata da tinte plumbee appare la poesia La cattedrale di Reims in fiamme di Riccardo Riolo. Pensosi, malinconici e composti, come le nuvole di cenere che la chiudono, si dipanano i versi dell'autore:

La cattedrale di Reims in fiamme

Una calma surreale precede la tempesta

come una bomba essa si scatena.

I francesi si disperano, la morte ai loro occhi

si presenta:

la città si è arresa, i tedeschi gioiscono,

la cattedrale è in fiamme!

Nuvole di cenere in cielo appaiono.

Una luce fredda e disumana illumina invece i versi di Tommaso Mori: il suo Sole triste non riscalda ma uccide, inducendoci a riflettere sull’essenza della guerra.

Il sole triste

Come il sole, ormai brucia la grande cattedrale!

Un sole d'oro, non d'amore,

che l'anima distrugge e le menti confonde;

è una luce che non riscalda, ma uccide

e non risparmia nessuno le si pari davanti.

In fondo questa è la guerra:

il cammino dalla luce verso le tenebre.