A.G.G. n° 1 - giugno 2011

(giugno 2011)

L'argomento di questo numero è la trincealocus terribilis in cui milioni di ragazzi vissero e morirono nel corso della Prima Guerra Mondiale, vero e proprio mondo alieno governato da  leggi e consuetudini peculiari, difficili da comprendere dall'esterno.


Se vorrete seguirci, ci caleremo assieme nelle trincee della Grande Guerra, guidati dalle immagini e delle parole dei soldati che vi combatterono.

Iniziamo dando un'occhiata ad alcune opere pittoriche realizzate direttamente al fronte da artisti-soldati francesi, tedeschi e italiani (tutte facenti parte della collezione ArteGrandeGuerra): per ammirarle, basta cliccare qui

Vi proponiamo poi un'interessante riflessione intorno al modo in cui la trincea è stata descritta in alcune delle maggiori opere letterarie scritte dai soldati: cliccare qui.

Ed ora vi presentiamo un inedito assoluto, un brano tratto dal diario di un soldato ebreo tedesco, che abbiamo rinvenuto e tradotto. Siamo nel luglio 1915, in Polonia. Sono contrapposti l'esercito tedesco e quello russo. Qui le trincee sono certamente un importante elemento di difesa ma, in quella che è ancora una guerra di movimento, rappresentano qualcosa di assolutamente diverso nell'immaginario del soldato:  cliccare qui.

Terminiamo con una risata: eccovi una vignetta del 1916 dal titolo "Poesia", pubblicata sulla rivista "Numero". Quanto è distante certa poesia della guerra dal prosaico fango della trincea!

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  1. La trincea nelle opere pittoriche
  2. La trincea nelle opere letterarie
  3. Inedito di un soldato ebreo tedesco sul fronte russo (luglio 1915)

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