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Vi proponiamo una breve lettura di un'opera del pittore-soldato Jean Lefort, la cui presenza nella nostra collezione ci rende particolarmente fieri.
Jean Lefort è uno di quei rari artisti che, avendo partecipato direttamente alla Grande Guerra, l'hanno raffigurata con continuità e veridicità. Al punto che la sua produzione, vista nel suo insieme, rappresenta un sorprendente racconto per immagini - ampio, privo di retorica e di grande sensibilità - in merito a ciò che rappresentò davvero il primo conflitto mondiale per chi dovette parteciparvi.
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Inizia a documentare la sua esperienza di guerra a partire dal dicembre 1914, realizzando un corpus imponente di acquarelli di immenso valore artistico e documentativo.
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Il grigiore del cielo, la nebbia aranciata che sfuma i contorni in lontananza, la chiesa in rovina color mattone costituiscono il malinconico scenario che attornia una compagnia di soldati inglesi, i cosiddetti "tommies", supersiti di un aspro combattimento, al ritorno dalle trincee di prima linea.
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La scena raffigura il rientro di una compagnia dopo la battaglia di Langemark, combattuta dal 16 al 18 agosto 1917, nell’ambito della terza battaglia di Ypres; informazione che traiamo dall'iscrizione posta dall'autore nella parte superiore dell'opera. Indicare esattamente la data e il luogo cui si riferiscono le sue immagini era infatti per Lefort una consuetudine. Consuetudine che nasceva dall'imperativo morale di documentare una realtà sconvolgente senza ad essa nulla aggiungere o togliere.
Bizzarro collezionista di verità, Lefort raccolse pazientemente, per anni, le schegge visive di un evento che non voleva fosse distorto nella memoria di coloro che restavano.
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