Ritratto dell'artista in una incisione di Pieter Dupont 1901 |
Nel 1879 si reca in Germania, a Mulhouse, presso lo zio, dove, nel laboratorio di uno stampatore di tessuti, apprende il disegno per gli ornamenti industriali.
Nel 1881 si trasferisce a Parigi prendendo alloggio a Montmartre, dove inizia a frequentare il cabaret Le chat noir appena aperto ed esegue illustrazioni per il giornale satirico omonimo. Oltre a soggetti curiosi, crudeli e moraleggianti, si specializza nei disegni di gatti, ai quali deve la sua fama. In realtà le sue ambizioni vanno più in alto: artista autodidatta, ambirebbe esporre negli spazi prestigiosi dei Salon, ma glielo impediscono la mancanza di denaro e di tempo.
Tra il 1888 e il 1890 conosce un certo successo come illustratore, attività che proseguirà tutta la vita, e diviene membro della Société des Peintres et Graveurs français.
Nel 1991 inizia una collaborazione decennale con il periodico «Gil Blas illustré».
Nel 1893 e 1894 presenta alcune opere al Salon des Artistes indépendants. Con la collaborazione alla rivista «Chambard socialiste», per la quale realizza diverse litografie, offre il suo contributo alla causa rivoluzionaria.
Nel 1894 tiene la sua prima personale alla Galleria La Bodinière, in cui vende numerose opere.
Alterna periodi di tranquillità ad altri di difficoltà e di crisi morale e finanziaria, anche per via delle attività di propaganda politica. In questi anni, seguendo i consigli dello stampatore Delâtre, si dedica all’acquaforte.
Nel 1900 per l’Esposizione Universale realizza dei pannelli decorativi e inizia una collaborazione duratura con l’editore Edouard Pellettan (ardente difensore della silografia in reazione all’invasione dei procedimenti fotomeccanici) che, nel 1903, gli organizza una grande retrospettiva. In questi anni Steinlen attua ambiziosi progetti illustrando numerosi libri di lusso con stampe d’arte originali.
Nel 1911 fonda, con Forain e Willette, il giornale satirico Les Humoristes.
Nel 1913 viene pubblicato il catalogo della sua opera incisa e litografica, comprensiva di 745 opere. Espone a Losanna, Londra, Amsterdam.
Nel 1914 vive con orrore l'inizio della guerra, che eclissa la speranza, da lui sempre coltivata, della realizzazione di una fratellanza duratura tra i popoli. Da quel momento fino al termine del conflitto mette la sua opera al servizio delle popolazioni vessate e riprende, nelle vie e presso le stazioni, la vita quotidiana dei civili e dei militari nella fase di mobilitazione. Per documentare la guerra, a metà agosto 1914, si reca dapprima a Soisson, in prossimità degli scontri e poi, nel maggio 1915, nel dipartimento della Somme e nelle trincee nei pressi di de Roye. Alla fine dell’anno, espone 15 litografie della serie Actualités dedicate alla guerra. Nel 1916 pubblica l’album Croquis du temps de guerre 1914-1915-1916, una serie di 18 litografie stampate in nero e blu da Alignan. Alle stampe di questo periodo aggiunge in margine dei piccoli schizzi che le vengono a contraddistinguere. Alla metà di agosto 1916 prosegue le sue visite al fronte, raggiungendo il dipartimento della Marna. Tra il febbraio e il marzo del 1917 tiene una delle più importanti esposizioni personali (Steinlen. L’oeuvre de guerre con 103 opere) presso la Galerie Boëtie, dove, già dal 1915, aveva partecipato alle collettive annuali di La Guerre et les Humoristes.
Per l’opera di guerra riprende a incidere acqueforti, ventuno delle quali, nel 1917, vengono acquistate dallo stato per il Musée du Luxembourg.
Nel marzo del 1917 esce la Serbie glorieuse, numero speciale della rivista «L’art et les artistes» e la seconda serie delle Actualités presso Alignan. Ad aprile ottiene il permesso per recarsi a Châlon- sur-Marne nel contesto delle missioni artistiche dell’armata francese. Nel 1918 esce La Guerre, par Steinlen, un numero speciale della rivista «L’art et les artistes» che riunisce una parte dei disegni e litografie eseguite dall’artista al fronte.
Nel 1919 a New York espone con Forain disegni e litografie acquisite da un collezionista americano che ha creato una delle prime collezioni moderne di arte degli USA: la Gallery of Living Art.
Nel 1922 la Galerie Boëtie ospita l’Exposition de l’oeuvre de Steinlen. Peintures, Dessins, Gravures, la più importante tra quelle organizzate dall’artista, in cui figurano 373 opere.
La sua attività artistica prosegue nel dopoguerra, con una particolare predilezione per i nudi e le nature morte. Nel 1920 viene eletto membro della Royal Society of Painters-Etchers et Engravers di Londra e continua a esporre a Parigi.
Muore nel 1923 all’età di 64 anni per un attacco di cuore.
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