Emil Orlik (Praga 1870- Berlino 1932)

Autoritratto, acquaforte, 1910
Di famiglia ebraica, Emil Orlik passa l'infanzia nelle vicinanze del ghetto di Praga. Appassionato di disegno, si reca successivamente in Germania per compiere gli studi artistici.

Nel 1891 frequenta l’Accademia di Monaco e copia le opere dei maestri antichi alla Alte-Pinacotek. Ottiene riconoscimenti, ma per divergenze con un docente, abbandona l’accademia. Nel frattempo apprende le tecniche dell’acquaforte e della litografia. Affascinato dalle stampa giapponese, sperimenta la silografia e inizia a collaborare come illustratore per la rivista «Jugend». Anche il periodico «Pan» pubblica alcuni suoi lavori. Si avvia quindi alla carriera di illustratore di libri. Alcune delle sue opere vengono acquisite nelle collezioni del Kupferstichkabinett di Dresda.

Nel 1898 compie viaggi in Inghilterra, Olanda e Belgio, nel corso dei quali realizza numerose incisioni. Ritorna nella città natale dove apre un atelier.
Nel 1899 espone alla terza mostra della Secessione viennese, di cui è membro.
Nel 1900 si reca in Estremo Oriente per apprendere la tecnica tradizionale della silografia, da cui è sempre rimasto affascinato. Espone a Berlino e a Praga le opere realizzate sulla scorta di questa .
Dal 1904 dirige il dipartimento di arti applicate all’Accademia di Berlino.
Nel 1912 visita il nord Africa e, al ritorno in Germania, continua a esercitare un ruolo di primo piano nella Secessione berlinese fino al 1913. La sua produzione dell’ante-guerra comprende numerosi ex-libris e manifesti per mostre.
Nel dicembre del 1917, in qualità di artista ufficiale alla conferenza di Pace di Brest-Litovsk, viene incaricato di realizzare degli studi per ritratti di personaggi politici, da quali vengono ricavate delle litografie da pubblicare in un album. Dopo la guerra si occupa anche di fotografia.
Muore in seguito ad un attacco cardiaco nel 1932.

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