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In mostra a Bresso le opere dei soldati al fronte nel periodo della Grande Guerra
L'arte nata nelle trincee del Piave
di MAURIZIO BONASSINA
Fiori sbocciati dall'orrore: opere d'arte nate in trincea, nei campi di battaglia, nel cuore della Prima guerra mondiale. Un anniversario da ricordare con una mostra a Bresso: «1914-2014 La guerra invisibile - La voce dei soldati della Grande Guerra in 100 opere riscoperte» (Centro culturale Manzoni, via Roma 16, fino al 22 febbraio, martedì-sabato, 10-12,30/16-19; domenica 10-12,30/15-18, ingresso libero). Cento opere nate nella sofferenza, sotto gli elmetti, durante un riparo dalle bombe; in un momento di riposo, pensando alla famiglia e alla vita.
Un evento di valore, fatto di memorie recuperate e sconosciute, un salvataggio di opere d'arte che avrebbero potuto andare disperse: c'erano militari che sotto gli spari, oltre a scrivere a casa, dipingevano. Colori semplici e significativi, qualcuno fatto con mano d'arte, forse già acquisito nel «gene». Qualche soldato aveva la mano calda del pittore affermato. Ma era lì, sul fronte, era un militare a difendere il confine. Morte e sangue hanno ispirato tutti: pittura, disegni, incisioni, sculture. Qualcuno, di suo, capace; qualcuno improvvisato. Tutti in grado di rendere vere e immortali le sensazioni di precarietà della vita al fronte. Quando il silenzio della notte dava pace agli spaventi del giorno. Un archivio salvato.
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