Il libro...

Il sibilo delle granate fa pensare a tante cose e, quando l’obice è scoppiato e ci ha lasciati interi, si sorride in un modo che adesso non so nemmeno ricordare.
Walter Giorelli 

(da Il sorriso dell'obice di Dario Malini, Mursia editore)

Il sorriso dell'obice di Dario Malini (2011), Mursia editore, verrà presentato dall'autore venerdì 4 novembre alle ore 21 presso la sede della Cooperativa La Speranza in via Roma, 81 - Cassina De’ Pecchi (MI), in occasione dell'inaugurazione della mostra 1914-1918 Metamorfosi di guerra. Durante la presentazione, la voce di Carlo Fabiano interpreterà alcuni brani tratti dal libro. 
Carlo (straordinario attore e regista, che vediamo nella foto assieme a Gigi Proietti) ha recitato (proprio con il grande Gigi) ne La vita è una cosa meravigliosa e in numerose commedie teatrali come NutsMojoCometa off, ecc. 


Frutto del caso ma anche di un’infinità di circostanze "causali", la recente pubblicazione de Il sorriso dell'obice  è stata resa possibile dal ritrovamento (avvenuto in un mercatino rionale) della corrispondenza dal fronte di un giovane soldato-pittore romano: Walter Giorelli. Un rigoroso lavoro di ricostruzione della vicenda ha quindi generato  questo testo, permettendo di strappare dall’oblio la figura, l'esempio e il sorprendente valore letterario del soldato-pittore Walter Giorelli. 


Il sorriso del'obice narra la vicenda di Walter Giorelli, pittore romano ventunenne, scaraventato ad un tratto, assieme a una moltitudine di altri ragazzi, nell’immane carnaio di un conflitto che determinò 8,5 milioni di morti e oltre 20 milioni di feriti. Redatto con l’assoluto rigore dello storico e la capacità di coinvolgere del romanziere, sulla base di una serie di lettere inedite inviate dal giovane alla famiglia, tra il giugno 1915 e il novembre 1916, il testo apre uno squarcio sorprendente, illuminante e privo di retorica su ciò che rappresentò la prima guerra di massa nella coscienza di coloro che vi dovettero prendere parte. L’ampiezza, l’originalità e la qualità della riflessione fanno di queste pagine un tassello significativo e imperdibile nell’ambito della narrativa italiana dedicata alla Grande Guerra.
Nella voce disincantata, ma anche ironica e divertita, del soldato Giorelli, caduto nel novembre del 1916 a Plava, vibra una carica antimilitarista universale, il cui valore e significato è quanto mai attuale:
Quando mi sento forte, rido della guerra, degli uomini, di tutto, e mi accorgo che il mio compito sta nel mettere a nudo la vita qual è, in faccia al mondo che è pieno di malsane idealità e di vacui sentimentalismi.” 

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