A.G.G. n° 24 - Ottobre - dicembre 2015

Locus terribilis
Il numero 24 della nostra rivista esclusiva Arte Grande Guerra, ottobre - dicembre 2015, è dedicato in toto ad un evento culturale di grande respiro sulla Prima guerra mondiale, intorno al quale hanno lavorato - con passione e abnegazione - molte persone, anche delle istituzioni, cosa assai rilevante di questi tempi. Ringraziamo di cuore, in particolare, il comune di Cassina de' Pecchi, la cooperativa sociale La Speranza e l'associazione culturale La Forza del Segno, che hanno reso possibile la realizzazione della mostra
ZONA DI GUERRA
Il "locus terribilis" della modernità nelle opere
d'arte disperse dei soldati della Grande Guerra
organizzata presso il MAIO, Museo dell’Arte in Ostaggio di Cassina De’ Pecchi (MI), in programma dal 7 novembre al 5 dicembre 2015.
I lettori più affezionati ricorderanno che abbiamo già approcciato questo tema nel n° 21 di A.G.G., intitolato appunto Zona di guerra, al quale rimandiamo per trovare altri spunti sull'argomento (cliccare qui per sfogliare la rivista in questione).
La mostra ZONA DI GUERRA si focalizza sui luoghi che rappresentano il fulcro - reale e simbolico - del conflitto: la trincea, il territorio fisico e psicologico dell’attacco, i monumenti in rovina, l’ospedale militare, i luoghi della protesta, della morte e del lutto; cercando di fornire al visitatore sostanziosi motivi di riflessione intorno al significato e alle conseguenze della “guerra totale” deflagrata nel 1914, nel corso della quale, secondo le parole del soldato scrittore Ernst Jünger, «L’Europa mosse guerra all’Europa», in una lotta fratricida che sorpassò per violenza, cinismo e crudeltà qualsiasi conflitto che l’aveva preceduta. In tutto, vengono proposti settantacinque lavori originali (schizzi, disegni, dipinti, incisioni e litografie), provenienti da molti fronti, a delineare quasi in presa diretta il luogo “strano e misterioso”, secondo la pregnante definizione che ne diede Hemingway in Addio alle armi, della zona di guerra. Si tratta di una selezione significativa delle quasi cinquecento opere d’arte dei soldati della Prima guerra mondiale, recuperate dalla nostra associazione nel corso di un’attività di ormai quasi tre lustri.
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Iniziamo con un intervento che dettaglia il percorso espositivo della mostra, a firma di Carol Morganti, co-curatrice dell'evento: ZONA DI GUERRA: il percorso espositivo.
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A commento di ciascuna sezione dell’esposizione ZONA DI GUERRA, vengono proposte alcune pregnanti riflessioni di un giovane ufficiale d’artiglieria genovese, “ragazzo del ‘99”, la cui vicenda di guerra è raccontata nel testo Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra, recentemente riscoperto da Dario Malini (che ne ha curato anche l’edizione a stampa), presentato in prima assoluta in occasione di questo evento. Proponiamo una breve intervista della giornalista Carolina Morisetti a Dario Malini, incentrata su questo originale memoriale di guerra : Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra
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La mostra ZONA DI GUERRA è accompagnata da un ricco catalogo: 162 pagine, 80 illustrazioni a colori o in b/n, presentate con dettagliate descrizioni e interpretazioni. Importante anche la sezione "Apparati", comprensiva delle biografie degli artisti esposti. Proponiamo la prefazione al volume di Dario Malini, co-curatore della mostra e presidente della nostra associazione: Prefazione di Dario Malini al catalogo ZONA DI GUERRA
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Forniamo ora al lettore un assaggio di una delle delle sezioni cardine della mostra ZONA DI GUERRA: Soldati all'attacco
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Terminiamo invitando calorosamente tutti i lettori al MAIO (posto in un antico e suggestivo torrione seicentesco, restaurato di recente) per visitare direttamente l'esposizione ZONA DI GUERRA, aperta dal 7 novembre a 5 dicembre 2015: qui trovate tutte le informazioni necessarie
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Sommario
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